CAPTAIN PHILLIPS di Paul Greengrass (2013)

captain-phillips-posterMarzo 2009, Richard Phillips è il capitano della nave MV Maersk Alabama, che trasporta viveri dagli Stati Uniti e che, quel giorno, era diretta verso il sud dell’Africa. Per arrivarci, però, la tratta prevedeva il passaggio attraverso il mare che bagna la Somalia, ed è lì che quattro pirati, sotto il comando si Musa, attaccano la nave impossessandosene. Phillips tenta in ogni modo di nascondere e proteggere il suo equipaggio, ed è anche disposto ad offrirsi come ostaggio per la loro salvezza.

 

 

Da una storia del genere, che sa dell’incredibile, Paul Greengrass, con l’aiuto dello stesso Phillips, ha tratto un film, Captain Phillips, che si propone come uno dei migliori prodotti della stagione cinematografica. Per raccontare una storia vera al cinema ci sono due vie, come quando si fa la trasposizione di un libro: o lo si ripropone pedissequamente, senza aggiungere nulla di personale, oppure si cerca di dare una chiave di lettura diversa, di regalare allo spettatore qualcosa che, solo leggendo informazioni e giornali, non possa scoprire autonomamente. Ispirato al romanzo di Richard Phillips, A Captain’s Duty: Somali Pirates, Navy SEALS, and Dangerous Days at Sea, Captain Phillips si colloca nella seconda categoria, grazie ad un’ottima sceneggiatura e ad una regia consapevole, in un climax ascendente che non può lasciare indifferenti: dall’incipit classico, di presentazione, dove viene introdotto Phillips (Tom Hanks), la sua famiglia e la partenza con la sua nave, alternando con sequenze dal sapore documentaristico, grazie alla particolare fotografia, che raccontano le vite dei pirati somali. La quiete dura sino all’attacco dei pirati, poiché da quel momento in poi il ritmo della pellicola inizia ad elevarsi, aumentando il livello di tensione, grazie ad un’ottima prova di Tom Hanks, finalmente tornato ai suoi altissimi e consueti standard recitativi. Se non si conosce il finale, si resta con il fiato sospeso, temendo per le sorti di Phillips, in balia dei pirati somali, ma anche se si è al corrente dell’evoluzione della storia, l’effetto thrilling comunque non manca, e non è certo merito da poco.

 

Nell’immaginario comune si pensa ai pirati come uomini d’altri tempi, che nel passato attaccavano le navi per il dominio dei mari o semplicemente per saccheggiare, derubare, uccidere e arricchirsi. In alternativa, li si pensa come fossero Jack Sparrow. Invece sono una realtà, con delle regole, dei codici, e tanta crudeltà: Captain Phillips riesce a raccontare la Storia come se fosse un film d’azione, portando agli occhi degli spettatori un evento che in pochi ricordano e che invece, grazie a questo film, potrebbe rimanere scolpito nella memoria.

 

Voto: 3/4