Suspiria: maestri a confronto
A cura di Francesco Pozzo
Il 2018 fu l’anno della svolta per Luca Guadagnino: quello in cui l’ormai celebre regista girò due film che più dissimili – e importanti, in primis per sé stesso – non potrebbero essere: nella primavera, in quel di Crema, Call Me by Your Name; in autunno, a Varese e poi a Berlino, Suspiria: un film passato in sordina (al di là degli sfolgorii festivalieri) ma che era (ed è) un bellissimo poliedro: una matrioska in sei atti e un epilogo che mette da parte i colori psichedelici del gioiello cui s’ispira per concentrarsi su ciò che viene taciuto.
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