HONG KONG EXPRESS di Wong Kar-Wai, la recensione
Sognare la California da un chiosco delle Chungking Mansions di Hong Kong, o mangiare ananas scadute per dimenticare una storia d’amore finita. Dal 1994 le note di California Dreamin’ o di Dreams dei Cranberries rifatta da Faye Wong, la scala mobile percorsa da quest’ultima o gli occhiali neri e il soprabito di Brigitte Lin, sono elementi sedimentati nell’iconografia del cinema romantico, quello che racconta i turbamenti dell’animo umano e i dolori del cuore. I più cinefili riconoscono al primo frame Hong Kong Express, il secondo tassello della filmografia di Wong Kar Wai, dopo In the Mood for Love, che Tucker Film riporta nelle sale italiane con restauro in 4K, a 17 anni dall’uscita.