“Il cinema americano in Italia”: intervista all’autore Federico Di Chio
“Un film americano innanzitutto è sempre un film. Cioè non annoia […]. Volgari, violenti, convenzionali, senza verosomiglianza, senza finezze psicologiche e fotografiche. Ma fatti fatti fatti. Un bacio e una rivoltellata. Una preghiera e un inseguimento […]. Cullati dal ritmo rapido, incessante e perfetto dei tagli di visione, ci abbandoniamo anche noi alla facile inquietudine della trama.” Così Mario Soldati scriveva nel 1935 in America, primo amore. È forse cambiato l’impatto del cinema americano sul nostro immaginario di spettatori cinefili?