IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI di Billy Ray (2015)
Giudicare un remake può apparire un compito semplice, un lavoro in cui basta giocare con il confronto per rendere l’idea. Peccato che, in alcuni casi, il rifacimento in questione sia talmente privo di spunti e mal riuscito da risultare complessivamente incomprensibile. E’ infatti difficilissimo da capire il motivo per cui un’opera premiata con l’Oscar al miglior film straniero nel 2009 debba essere per forza oggetto di un rifacimento.
Il segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella era già di per sé un esempio di thriller capace di intercettare i gusti anche del pubblico statunitense, da sempre molto orientato ai prodotti casalinghi, ma comunque stuzzicato da una narrazione semplice e lineare spezzata da qualche colpo di scena. Ma tanto è bastato allo sceneggiatore Billy Ray (recentemente autore del testo da cui è nato Captain Phillips) per dirigere Il segreto dei suoi occhi versione USA, con protagonisti l’ex schiavo decennale Chiwetel Ejiofor e le ex dive Nicole Kidman e Julia Roberts.
Un remake a stelle e strisce fin dallo script, ambientato interamente negli States post 11/09. La miccia della storia è un’omicidio e la conseguente impossibilità da parte dei protagonisti di catturare il colpevole (un informatore della CIA, e perciò protetto dai piani alti). Una lotta impari che porterà i personaggi a compiere diversi gesti estremi. Si tratta molto semplicemente di un prodotto scialbo e insignificante, furbo nello scegliere il periodo successivo agli attentati più famosi della storia per ingraziarsi emotivamente una grossa fetta di pubblico.
Peccato che il clima della dittatura argentina (originale scenario delle vicende) fosse ricostruito con molta più sagacia e meno malizia. Ma i difetti non si fermano qui: oltre a una regia del tutto anonima (in contrasto con quella di Campanella, di cui oggi tutti ricordano il piano sequenza nello stadio), la vera nota dolente è il cast. Un’accozzaglia di volti poco credibili nei panni degli agenti di stato, da una Roberts stravolta e mono colore a una Kidman sempre coi tacchi e mai espressiva. Si salva solo Eijofor, in questo disastro del tutto evitabile.
Voto: 1/4