ONE MORE TIME WITH FEELING di Andrew Dominik (2016)

Era il 14 luglio 2015 quando Arthur Cave, figlio quindicenne del noto cantautore, compositore e scrittore Nick Cave, moriva in circostanze misteriose precipitando da una scogliera. Un anno dopo Andrew Dominik, amico di lunga data del musicista (i due hanno anche collaborato in L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford), presenta One more time with feeling (visto alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia), documentario che si configura inizialmente quale making of di Skeleton Tree, ultimo album di Nick Cave and The Bad Seeds e primo dalla scomparsa di Arthur, per poi trasformarsi nella sofferta (ma sempre misurata) manifestazione sonora e visiva di uno dei dolori più grandi che l’uomo possa provare.

Dominik si assume la responsabilità di dar voce al terribile lutto subito dall’amico e lo fa ponendo la propria arte cinematografica al servizio di quella musicale di Cave, unico strumento attraverso il quale quest’ultimo possa esorcizzare il proprio cordoglio: quello restituito è un toccante compianto funebre musicato, autentica e disarmante concretizzazione del flusso di emozioni che domina l’artista.

La macchina da presa di Dominik interagisce con i movimenti, gli sguardi e le confessioni di Nick come soltanto una persona intimamente vicina a chi abbia subito un trauma di tali proporzioni può fare, ossia con premurosa e taciuta empatia: non serve che la morte venga palesata tramite il dialogo, poiché la più pura significatività del dolore viene già efficacemente espressa attraverso le melodie e i testi cupi e sofferti di un uomo che, in ogni singola nota, è padre e al contempo musicista. In questo senso l’uso del 3D risulta perfettamente funzionale alla rappresentazione, offrendo uno sguardo intimo e partecipe, ma mai invasivo e sempre rispettoso.

Infine il ricorso al bianco e nero costituisce un’efficacissima scelta estetica, in cui l’accentuato contrasto cromatico e luministico viene investito di una forte carica simbolica, facendosi riflesso delle luci e delle ombre che tormentano l’anima dello stesso Cave.

Da brividi l’esecuzione in chiusura del brano Deep Water, composto e scritto da Cave insieme a Marianne Faithfull e allo stesso Arthur.

Voto: 3/4