Cannes 67. Giorno 4 – Torna Nuri Bilge Ceylan. Delusione “Saint Laurent”
WINTER SLEEP di Nuri Bilge Ceylan (2014)
Nuri Bilge Ceylan torna al Festival di Cannes: l’autore turco, premio come miglior regista per Le tre scimmie (2008) e Gran Premio della Giuria per C’era una volta in Anatolia (2011), punta quest’anno alla Palma d’Oro con la sua ultima pellicola, Winter Sleep. Protagonista è un ex attore in pensione, proprietario di un piccolo hotel nel centro dell’Anatolia dove vive insieme alla giovane moglie e alla sorella da poco divorziata dal marito. Quando arriva l’inverno, l’uomo deciderà di partire per un lungo viaggio. Raffinato esempio di cinema da camera, Winter Sleep è un film elegante e ricco d’interessanti sfaccettature psicologiche: un dramma dell’anima, dai toni tragici e shakespeariani, che dà lo stesso peso alle immagini e alle parole. Come la precedente pellicola di Ceylan, è un film molto parlato (a tratti quasi verboso) in cui la sceneggiatura si trasforma molto presto in un’indagine sociale sulle condizioni attuali della Turchia, tra crisi economica e dubbi morali. Pur potendo contare su un cast in ottima forma, Winter Sleep non giustifica del tutto la sua lunghissima durata (circa tre ore e quindici minuti), ma è comunque capace di convincere, colpire ed emozionare grazie a diverse sequenze estremamente suggestive e affascinanti.
Voto: 2,5/4