Berlinale 2015: EVERY THING WILL BE FINE di Wim Wenders e UNDER ELECTRIC CLOUDS di Alexey German Jr

everything-will-be-fineEVERY THING WILL BE FINE di Wim Wenders (fuori concorso)

Dopo aver realizzato lo splendido documentario Il sale della Terra presentato allo scorso Festival di Cannes, Wim Wenders torna protagonista anche alla Berlinale dove a breve riceverà l’orso d’oro alla carriera. Il Festival ha deciso di rendergli omaggio presentando la sua ultima fatica di finzione nella sezione fuori concorso (oltre che una retrospettiva con i migliori titoli del regista). Si tratta di Every Thing Will Be Fine, lungometraggio girato con l’impiego del 3d e con protagonisti James Franco, Charlotte Gainsbourg e Rachel McAdams.

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TRE CUORI di Benoît Jacquot (2014)

locandina-3-cuoriDopo il passaggio in concorso alla 71esima edizione del Festival del cinema di Venezia, arriva in sala Tre cuori del francese Benoît Jacquot: un cast di tutto rispetto (Charlotte Gainsbourg, Chiara Mastroianni,Catherine Deneuve) non riesce a risollevare le sorti di un film scialbo e insensato. La vicenda ruota intorno alle peripezie sentimentali di Marc (Benoît Poelvoorde), che si innamora di Sylvie (Charlotte Gainsbourg) ma sposa la di lei sorella Sophie (Chiara Mastroianni); la nascita di un figlio non impedirà un inopportuno ritorno di fiamma.

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Venezia 71: da Peter Bogdanovich a Benoît Jacquot e David Gordon Green

Shes-Funny-that-Way-posterSHE’S FUNNY THAT WAY di Peter Bogdanovich (2014)

Scritto da Sara Barbieri

Dopo 13 anni di assenza dal grande schermo e alcune regie dedicate alle serie televisive, torna Peter Bogdanovich, indimenticabile autore di opere del calibro di L’ultimo spettacolo e Dietro la maschera, che presenta fuori concorso a Venezia 71 il suo She’s Funny that Way, dichiarato omaggio alla sophisticated comedy di classica memoria. La vicenda ruota intorno alla prostituta Isabella detta Izzy (Imogen Poots), aspirante attrice con il mito di Audrey Hepburn e romantica ottimista contro ogni evidenza. L’incontro con Arnold (Owen Wilson), regista teatrale sotto mentite spoglie, provocherà una serie di catastrofici equivoci, risolti dall’immancabile happy ending. Una girandola di personaggi e di situazioni screwball, dialoghi scoppiettanti e ritmo sostenuto: Bogdanovich, con l’intento dichiarato di far ridere il pubblico senza troppe pretese autoriali, mette un scena un innocuo ma frizzante divertissement, alleniano fino al midollo (l’amore per New York trasuda da ogni inquadratura) e colmo di divertite e divertenti citazioni. Certo non un capolavoro, She’s Funny That Way riesce comunque nell’intento di rilassare lo spettatore, stupendolo con un cameo finale davvero inaspettato. Cast (soprattutto femminile) in gran forma, con la scatenata Imogen Poots e un’esilarante Jennifer Aniston nei panni della nevrotica e saccente Jane. Owen Wilson è sottotono, intrappolato in un personaggio, nato da Midnight in Paris, che mostra decisamente la corda.

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INCOMPRESA di Asia Argento (2014)

Incompresa  PosterRitratto semiautobiografico, Incompresa è l’opera terza di Asia Argento e senz’altro il risultato più compiuto della sua filmografia da regista dopo le sperimentazioni interessanti ma acerbe de L’assenzio (2001) e Ingannevole è il cuore più di ogni cosa (2004).

Protagonista di Incompresa è Aria (alter ego dell’Argento), interpretata dall’ottima Giulia Salerno, una bambina di nove anni rimpallata costantemente da due improbabili genitori prossimi alla separazione, artisti falliti ed egoisti (Charlotte Gainsbourg e Gabriel Garko), entrambi con una figlia avuta da precedenti matrimoni.

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JANE EYRE di Franco Zeffirelli (1996)

jane eyreGiovedì 08/05/14, ore 21.00, IRIS

 

Coproduzione italiana, francese e britannica, il film mette in scena, con apprezzabile fedeltà, l’omonimo romanzo (1847) di Charlotte Brontë, già portato sullo schermo una ventina di volte, considerando anche le trasposizioni per la TV.

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NYMPH()MANIAC VOL. I di Lars Von Trier (2014)

NYMPHOMANIAC-Character-PosterSi dirà che è troppo facile parlare male di questo film. Si dirà, anzi che è un film fatto apposta per farsi distruggere. Per irritare, provocare e scuotere chissà quali rimossi della coscienza. Si dirà che Lars Von Trier, ancora una volta, gioca a infastidire compiacendosi delle critiche e che criticandolo si farà il suo gioco.

 

Tutto vero e giusto, ma purtroppo non ci sono alternative, o meglio: l’unica alternativa a stroncare Nymph()maniac Vol. I è ignorarlo. Perché è un’opera talmente vacua e priva di contenuti che, in effetti, un’analisi delle sue mancanze potrebbe risultare in uno spreco di tempo ed energie.

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IO NON SONO QUI di Todd Haynes (2007)

io non sono quiMartedì 01/04/14, ore 21.15, RAI 5

 

Presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, il film, uno dei più originali ed inventivi biopic che siano mai stati girati, ripercorre le tappe salienti della vita del mitico Bob Dylan, attraverso sette distinti momenti della sua vita.

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NYMPH()MANIAC VOL. I di Lars Von Trier (2014)

Si dirà che è troppo facile parlare male di questo film. Si dirà, anzi che è un film fatto apposta per farsi distruggere. Per irritare, provocare e scuotere chissà quali rimossi della coscienza. Si dirà che Lars Von Trier, ancora una volta, gioca a infastidire compiacendosi delle critiche e che criticandolo si farà il suo gioco.

NYMPHOMANIAC-Character-PosterTutto vero e giusto, ma purtroppo non ci sono alternative, o meglio: l’unica alternativa a stroncare Nymph()maniac Vol. I è ignorarlo. Perché è un’opera talmente vacua e priva di contenuti che, in effetti, un’analisi delle sue mancanze potrebbe risultare in uno spreco di tempo ed energie.

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Berlinale 64: apre Wes Anderson ma gli occhi sono tutti per Lars

Berlinale-64-posterSi parte in grande stile a Berlino 64. Il festival tedesco, spesso accusato di offrire meno spunti glamour nel programma rispetto alle altre due importanti kermesse europee – Venezia e Cannes – decide di inaugurare la sessantaquattresima edizione con l’ultima opera di Wes Anderson, The Grand Budapest Hotel,in concorso.

Ambientato, come suggerisce il titolo, in un albergo, il film vede intrecciarsi le vicende del portiere Gustave H. (Ralph Fiennes) accusato di omicidio e della solita sarabanda di weirdos andersoniani: oltre ai collaboratori di lungo corso come Bill Murray, Jason Schwartzman e Owen Wilson, si uniscono al cast anche la giovane Saoirse Ronan, Edward Norton, Mathieu Amalric e una serie di altre glorie, vecchie e nuove, del grande schermo.

Tra i nomi conosciuti, il concorso offre anche spazio al leone francese Alain Resnais con Life of Riley e all’americano Richard Linklater (School of Rock, A Scanner Darkly) con Boyhood, già presentato al Sundance Film Festival, storia di un divorzio e degli effetti sul figlio della coppia. Per il resto, tanta Cina, Germania e qualche co-produzione per una kermesse che, come da tradizione, si concentra su produzioni fuori dal mainstream dei soliti noti.

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