GRAND PIANO di Eugenio Mira (2013)
Scelto per chiudere la trentunesima edizione del Festival di Torino, Grand Piano rimane quello che le sinossi introduttive o i poster pubblicitari lasciavano intuire, ovvero un film con uno spunto curioso. Basta. La vicenda prende le mosse con i giusti ingredienti per incuriosire molto lo spettatore. I primi 20 minuti della pellicola divertono, appassionano e ci immergono pienamente, facendoci immedesimare bene nel protagonista. Un famosissimo pianista, ritiratosi dalle scene, torna in concerto dopo cinque anni di silenzio, ma a preoccuparlo di più non sarà l’emozione della performance, bensì la minaccia che trova scritta sugli spartiti una volta iniziato a suonare: “sbaglia una nota e morirai”.