Io sto con la sposa: intervista a Gabriele Del Grande

 Uscito lo scorso 9 ottobre dopo il passaggio alla Mostra di Venezia, il documentario Io sto con la sposa è diventato un caso cinematografico che sta riempiendo le sale d’essai e le rassegne di tutta Italia, un piccolo miracolo artistico i cui confini trascendono la dimensione filmica stessa. La pellicola racconta la storia di un gruppo di amici italiani e arabi che scelgono di aiutare cinque rifugiati siriani a raggiungere la Svezia partendo da Milano, compiendo una vera e propria impresa: un viaggio in auto attraverso mezza Europa, durante il quale i protagonisti mettono in scena un finto corteo nuziale, per avere maggiori possibilità di superare le frontiere senza essere sottoposti a controlli. L’intera esperienza è stata trasformata in un documentario, diretto dagli artefici stessi della “missione”, Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Al Nassiry (qui la nostra recensione). Abbiamo parlato con uno di loro, Gabriele Del Grande, che ci ha raccontato la genesi, lo sviluppo e la promozione del film.

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ANIME NERE di Francesco Munzi (2014)

anime nere posterArriva direttamente dal concorso dell’ultima Mostra di Venezia Anime Nere di Francesco Munzi, distribuito da quella Good Films che si sta dimostrando tanto lungimirante nella distribuzione internazionale (dobbiamo a loro Dallas Buyers Club e Nymphomaniac).

Dal regista di Saimir e Il resto della notte, un’opera oscura, tratta dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco, girata coraggiosamente (per la maggior parte) nel covo della ‘ndrangheta, l’Aspromonte. Una gestazione difficile, soprattutto per la pericolosità delle location scelte, tant’è che Munzi è il primo regista ad aver mai girato ad Africo (provincia di Reggio Calabria) e senza poter godere di una “protezione mediatica” di cui possono aver beneficiato altri suoi predecessori.

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Intervista ad Anna Elettra Pizzi de Gaetano, produttrice del film DANTE

Vogliamo parlarvi di un progetto decisamente curioso e interessante: si tratta di Dante, un film indipendente prodotto da un team tutto italiano di giovanissimi appassionati di cinema e liberamente ispirato alla Divina Commedia. Girato con pochi mezzi e un budget irrisorio, ma con un utilizzo preponderante della computer graphics, il progetto è nato nel 2009 ed è attualmente in post-produzione. Una vera rarità per la produzione nostrana: abbiamo incontrato la produttrice Anna Elettra Pizzi de Gaetano, che ci ha raccontato le idee e il percorso che ne hanno reso possibile la realizzazione.

Cosa ha spinto te e il regista del film Luca Lussoso a cimentarvi con un progetto tanto ambizioso, che mescola il confronto con un caposaldo intoccabile della letteratura italiana e la scelta, coraggiosa in Italia, di girare un film tutto in computer graphics? Vuoi raccontarci la genesi del progetto?

Dante è nato con l’intenzione di avvicinare le nuove generazioni ad uno dei testi più belli della letteratura italiana. Chiacchierando degli anni del liceo ci siamo ritrovati entrambi ad aver rivalorizzato moltissimi dei testi che ci erano stati insegnati. A distanza di tempo li avevamo riletti, genuinamente apprezzati e ne eravamo rimasti affascinati, chiedendoci come mai questo non fosse successo pochi anni addietro. Da lì è nata l’idea di un film che potesse, tramite un mezzo meraviglioso come il cinema, fare da ponte tra un testo meraviglioso e chi si approccia alla Divina Commedia per la prima volta. È stata scelta la CG come tecnica produttiva per avere la possibilità di sperimentare e creare moltissime situazioni che non avremmo potuto creare altrimenti. Ha sicuramente imposto lunghissimi tempi di produzione ma ha reso possibile inserire elementi, sequenze e dettagli altrimenti impensabili per una produzione indipendente.

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SPAGHETTI STORY di Ciro De Caro (2013)

locandina-spaghetti-storyValerio è un aspirante attore che si muove tra mille provini. Il suo amico Scheggia è un pusher che sembra già certo del suo futuro. Sua sorella Giovanna è una fisioterapista che sogna di lavorare come chef. La sua ragazza Serena è ancora studentessa ma già pianifica una famiglia insieme a Valerio. Dopo essere stato presentato in vari festival internazionali (Hong Kong, Mosca, Reykjavik), dove ha ricevuto premi e consensi unanimi, arriva nelle sale italiane l’opera prima del regista Ciro De Caro, una pellicola low budget indipendente e girata in soli 11 giorni di riprese.

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CINEMA ANNO ZERO – Viaggio tra i miracoli e le macerie del cinema libero con Renzo Rossellini di Michele Diomà

Nato nel 1941 dal matrimonio tra il grande Roberto e Marcella De Marchis, Renzo Rossellini è una figura che ha attraversato cinquant’anni di storia del cinema italiano: prima come assistente alla regia del padre e autore di alcuni documentari (e di un episodio del film collettivo L’amore a vent’anni), poi come produttore per registi come Federico Fellini (Prova d’orchestra, La città delle donne, E la nave va), Marco Ferreri (Chiedo asilo), Mario Monicelli (Il Marchese del Grillo), Ingmar Bergamn (Fanny e Alexander) e moltissimi altri, nonché come fondatore di una delle prime radio libere italiane (Radio Città Futura). Un personaggio straordinario, che si racconta nel film-intervista Cinema Anno Zero, diretto dal giovane regista indipendente Michele Diomà.

Interamente girato con un filtro in bianco e nero che omaggia il cinema d’epoca, il documentario si snoda attraverso questo eccezionale percorso professionale ed esistenziale, partendo dai ricordi di Renzo dedicati al genitore e al fortunato sodalizio artistico con Fellini. Rivive così una stagione irripetibile del nostro cinema attraverso le parole, lucide e toccanti, di uno dei suoi silenziosi protagonisti.

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I CORPI ESTRANEI di Mirko Locatelli (2013)

Antonio arriva a Milano dall’Umbria, spinto dalla speranza di curare il figlioletto Pietro, affetto da un tumore al cervello. L’adolescente Jaber nel capoluogo milanese invece ci vive, in fuga da un’Africa invischiata in delle rivolte che non lasciano sicurezza, che brulicano di una libertà sognata ma allo stesso tempo spalancano miriadi di dubbi su ciò che ne sarà di un intero continente e fetta di mondo. Anche lui bazzica nello stesso ospedale in cui si trova Antonio, per stare accanto a un amico malato. Una vicinanza simile alla spartizione del territorio tra due animali, la loro, tra diffidenza e sospetti, tra la tensione verso l’utopia di un futuro migliore e la cruda realtà sociale di un’intolleranza che continua a invadere ogni angolo, ogni centimetro di spazio condiviso.

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