HUNGER GAMES – LA RAGAZZA DI FUOCO di Francis Lawrence (2013)
Secondo capitolo della saga tratta dai romanzi di Suzanne Collins, La Ragazza di Fuoco vede alcuni sensibili cambiamenti rispetto al film precedente.
Innanzitutto un nuovo regista (Francis Lawrence ha sostituito Gary Ross) e conseguenzialmente un nuovo approccio registico e visivo: alla camera a mano e al naturalismo di Hunger Games viene preferita una messa in scena più convenzionale, meno ricercata ma comunque funzionale. In secondo luogo gli Hunger Games (i micidiali giochi al massacro per garantire la sopravvivenza di un unico vincitore) occupano una posizione secondaria, almeno apparente, nell’economia della storia e finiscono con l’assumere un significato più alto e decisamente altro rispetto al puro spettacolo di intrattenimento e distrazione delle masse.
Ne La Ragazza di Fuoco, infatti, il latente spessore politico della storia si fa più evidente, le derive autoritarie del regime del presidente Snow (Donald Sutherland) sempre più feroci e la consapevolezza del proprio ruolo, come “strumenti” del potere e al contempo come possibili modelli di riferimento per chi si ribella al regime, da parte di Katniss (Jennifer Lawrence) e Peeta (Josh Hutcherson), sempre più forte.