IL RAGAZZO INVISIBILE di Gabriele Salvatores (2014)
Che il cinema italiano di serie A – quello dei venerati maestri, degli attori celebrati, degli sceneggiatori che si autoincensano costantemente sui social network – abbia bisogno, più o meno, di indagare campi d’indagine in grado di superare i limiti di commedie e drammi all star, è sacrosanto e innegabile. A Gabriele Salvatores, tra i figli più illustri di quella serie A, si deve riconoscere l’assenza di quella pigrizia burocratico-indolente che caratterizza ormai i lavori di molti colleghi della stessa fascia.