Crimes of the Future di David Cronenberg, la recensione
“Film horror in cui la caratteristica principale è la distruzione o la degenerazione graficamente rappresentata di uno o più corpi umani“, si legge alla voce body horror sul dizionario Collins. Il padre di questo sottogenere è da sempre David Cronenberg, che dopo una serie di pellicole lontane da quelle suggestioni visive vi è tornato con Crimes of the Future. In un’altra epoca, il film con Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Kristen Stewart, anticipato nel concorso di Cannes 2022, sarebbe stato uno dei più attesi dell’anno: oggi deve accontentarsi di un’uscita in sordina nelle sale italiane con Lucky Red, nei palinsesti di fine estate (su cui pure evidentemente la distribuzione italiana vuole credere) e in ritardo rispetto ad altri Paesi.