THE NEON DEMON di Nicolas Winding Refn (2016)

 

The Neon Demon, cast e trama film - Super Guida TV

Beauty isn’t everything. It’s the only thing.

Controverso, eccessivo, delirante. Presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, il decimo lungometraggio per il grande schermo di Nicolas Winding Refn si configura come una scommessa cinematografica che si muove su un crinale rischiosissimo, in funambolico equilibrio tra apparenti scivoloni kitsch e una tenuta cinematografica di rara purezza espressiva. Un’opera che impone di schierarsi in maniera decisa nel giudizio, come dimostra la disastrosa accoglienza sulla Croisette, con tanto di fischi e insulti in proiezione stampa, contrapposta all’incontenibile entusiasmo degli spettatori estasiati post-visione.

 

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SOLO DIO PERDONA di Nicolas Winding Refn (2013)

only-god-forgives-posterSolo Dio perdona ha nettamente diviso la critica all’ultimo Festival di Cannes, dove è stato presentato in concorso, e adesso si prepara a far discutere anche il pubblico italiano. Per questo vi proponiamo due recensioni, differenti nel giudizio.

 

UN TAVOLO A CUI MANCA UNA GAMBA (scritta da Andrea Pesoli)

 

 

Epici protagonisti solitari. Questa potrebbe essere la chiave di lettura di tutto il cinema firmato da Nicolas Winding Refn. Il cineasta danese ha fin qui messo in scena storie di vario genere accomunate però dagli indimenticabili personaggi principali: solo per citare gli ultimi tre esempi, restano impressi il Charles Bronson di Tom Hardy, il One Eye di Mads Mikkelsen e il Driver di Ryan Gosling. Con il suo ultimo film Solo Dio perdona (presentato in concorso a Cannes), Refn però stupisce tutti: nonostante l’attore copertina sia ancora il divo Gosling, il vero protagonista è il semisconosciuto interprete tailandese Vithaya Pansringarm. Completano il cast Kristin Scott Thomas, Yayaying Rhatha Phongam e Tom Burke.

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Cannes 66 – Giorno 8. Only God Forgives: la nuova lezione registica di Nicolas Winding Refn

only-god-forgives-posterNon è facile provare a difendere un film come Only God Forgives, soprattutto cercando di spiegarlo a chi non l’ha ancora visto.

Non è facile spiegare perché sia un film, comunque, notevole. Nonostante tutto.
Una trama inesistente, ridotta all’osso, banale, ridondante, telefonata. Una storia di vendetta come tante, ambientata ai giorni nostri a Bangkok.
Eppure non si può smontare frettolosamente una pellicola di questo tipo.

Only God Forgives è un film notturno, glaciale, illuminato unicamente dalle luci al neon (spesso di colore rossastro) dei locali e dai tenui lampioni della metropoli thailandese.
Nicolas Winding Refn si conferma uno dei migliori metteur en scène del cinema europeo contemporaneo: la sua è un’ennesima lezione di regia, di tempi di montaggio, di movimenti rallentati di una macchina da presa sempre alla ricerca di una via di fuga, apparentemente, impossibile per i personaggi in scena.

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