Priscilla di Sofia Coppola, la recensione

“Il mio posto è qui affianco al Re…” Marie Antoniette (2006)

A 20 anni dall’arrivo in sala di Lost in Traslation e dopo il molto sottotono On the Rocks del 2020, Sofia Coppola torna a Venezia con una storia al femminile sull’ex moglie di Elvis Presley: Priscilla.
Il film, che prende spunto dal libro Elvis and Me scritto dalla stessa Priscilla, più che narrare di lei parla soprattutto della sua relazione con il re del rock, seguendo in maniera pedissequa tutti i momenti salienti della loro relazione: il loro incontro, il trasferimento di Priscilla a Graceland, il matrimonio e la nascita della loro figlia, Lisa Marie. Ma anche gli aspetti più turbolenti: le litigate, l’abuso di pillole e i tradimenti. Il film si inoltra così tanto nella loro relazione per finire a parlare anche della loro vita sessuale in maniera morbosa e di cattivo gusto.

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BLING RING di Sofia Coppola (2013)

bling-ring-locandinaLa superficialità delle star secondo Sofia Coppola: a tre anni di distanza da Somewhere, Leone d’Oro alla Mostra di Venezia 2010, la regista americana torna a indagare il mondo di Hollywood e le ossessioni (più o meno importanti) che lo attraversano.
Ispirata a una storia vera, la pellicola racconta di un gruppo di ragazzi di Los Angeles che hanno compiuto l’impresa di trafugare beni del valore di oltre tre milioni di dollari dalle ville di alcune star dello spettacolo. Tra le vittime illustri dei giovani ladruncoli, pezzi da novanta dello star system come Orlando Bloom, Megan Fox e Paris Hilton.

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Cannes 66 – Giorno 2. Le Bad Girls di Sofia Coppola e François Ozon

THE BLING RING di Sofia Coppola

A tre anni dalla conquista del Leone d’Oro a Venezia con Somewhere, Sofia Coppola sbarca sulla Croisette con il suo quinto film, The Bling Ring.
Ispirata a una storia vera, la pellicola racconta di un gruppo di ragazzi di Los Angeles che hanno compiuto l’impresa di trafugare dalle ville di note star di Hollywood beni per oltre tre milioni di dollari. Tra le vittime illustri dei giovani ladruncoli, pezzi da novanta dello star system come Orlando Bloom, Megan Fox e Paris Hilton.
Il film apre la sezione collaterale Un Certain Regard e potrebbe formare un curioso dittico con Spring Breakers di Harmony Korine (in concorso all’ultima Mostra di Venezia): entrambi sembrano infatti insistere sulla deriva criminale portata dalla cultura pop del mondo giovanile di oggi. In The Bling Ring tornano tutte le ossessioni della Coppola: dalla superficialità del mondo dello spettacolo (e in particolare di Hollywood) all’universo dei teen-ager statunitensi, il cui unico scopo sembra – almeno nella filmografia dell’autrice – quello di andare a caccia della celebrità.
Nonostante una certa ridondanza narrativa, il film ha un buon ritmo: come già in Somewhere, si alternano sequenze particolarmente suggestive (soprattutto verso la conclusione) e altre piuttosto inutili e trascurabili.
Nel cast la più nota è Emma Watson (già Hermione Granger della saga di Harry Potter) che tuttavia non convince del tutto e perde il confronto con le meno famose Katie Chang e Claire Julien. Immancabile il cameo di Kirsten Dunst, amica e attrice feticcio di Sofia Coppola e presente in Il giardino delle vergini suicide e Marie Antoinette.

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