HUGO CABRET di Martin Scorsese (2012)
Un viaggio attraverso l’impossibile. Così si può (estremamente) sintetizzare Hugo Cabret, l’ultima opera (e già tra le più importanti della carriera) di Martin Scorsese.
Un viaggio che parte da Parigi, proprio come quello del cinema, iniziato al Grand Café des Capucines il 28 dicembre 1895, data convenzionale più che ufficiale, quando i fratelli Lumière fecero la loro prima proiezione pubblica.
Un viaggio che appare come il più personale e sentito, da tanti(ssimi) anni a questa parte, del regista newyorkese: eppure, chi l’avrebbe mai detto qualche mese fa, vedendo un trailer retorico e ricattatorio, che pareva preannunciare una pellicola simil-fantasy per famiglie?