IL SUPERPAGELLONE DI MAGGIO 2014

solo gli amanti sopravvivonoIl mese di maggio è stato davvero denso di titoli gustosi. A guadagnarsi la palma del film con la media voti più alta è Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch, che conquista la redazione all’unanimità. Non così fortunato Maps to the Stars di David Cronenberg. il regista canadese, ancora una volta, non ha convinto fino in fondo. Se anche Locke di Steven Knight porta a casa ottimi risultati, sono diversi i film “bocciati”: Le meraviglie di Alice Rohrwacher, recente Grand Prix a Cannes, non raccoglie certo buoni voti, ma sono in particolare Grace di Monaco e Maleficent a beccarsi una media a dir poco imbarazzante. Gustatevi tutti i nostri voti ai film di maggio!

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Film in TV – Domenica 01/06/14

locandina-anything-else– ANYTHING ELSE di Woody Allen (2003), ore 22.50, IRIS

– NELL’ANNO DEL SIGNORE di Luigi Magni (1969), ore 16.05, RETE 4

– L’AVVOCATO DEL DIAVOLO di Taylor Hackford (1997), ore 23.25, RETE 4

Film in TV – Sabato 31/05/14

locandina-amantes– AMANTES – AMANTI di Vicente Aranda (1991), ore 21.00, CIELO

– NIGHTMARE – NUOVO INCUBO di Wes Craven (1994), ore 23.30, MTV

– CON GLI OCCHI CHIUSI di Francesca Archibugi (1994), ore 1.00, LA7

MALEFICENT di Robert Stromberg (2014)

Ormai lo si potrebbe definire un genere a sé, quello delle principesse Disney che dalla matita e pastello dei Classici passano al live action. Aveva cominciato Tim Burton, con Alice in Wonderland, nel 2010, passando poi da Biancaneve, Biancaneve e il cacciatore, e arrivando ora all’ultima, la più cattiva delle cattive Disney: Malefica. Ma Maleficent è “la storia che non conoscete”, e questo non è necessariamente un aspetto positivo.

La storia parla infatti di una dolcissima Fata, Malefica, che vive in un bosco incantato abitato da splendide creature e dove regna la pace. Delusa dall’amato Stefano, che la tradisce spinto dalla sua brama di potere, decide di vendicarsi su di lui, colpendo la sua amata figlia, Aurora.

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IN ORDINE DI SPARIZIONE di Hans Petter Moland (2014)

In una regione isolata della Norvegia, Nils è un padre di famiglia la cui vita viene sconvolta dopo la scoperta che il suo unico figlio è stato ingiustamente ucciso da una banda criminale. Nils inizia allora una personale vendetta, trasformandosi da uomo comune a spietato killer.

Immerso negli sterminati paesaggi innevati della Norvegia, Nils decide di farsi giustizia da solo: lui, che poco prima era stato nominato cittadino modello dell’anno, diventa assassino per scelta, contrapponendo al candore della neve il rosso del sangue che scorrerà.

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IL CALENDARIO DI GIUGNO 2014

Jersey-Boys-locandina

Come accade sempre (e solo) in Italia, l’inizio dell’estate coincide con l’esaurirsi della stagione cinematografica: pertanto, tra le pur tante uscite di giugno, si fatica davvero a trovare titoli di grande richiamo. Pellicola più attesa del mese, quindi, non può che essere quella dell’unico nome illustre presente in calendario: Jersey Boys, nostalgica rievocazione della carriera di Frankie Valli, segna il ritorno di Clint Eastwood come regista, a tre anni da J. Edgar.

Per il resto, si registra ben poco, a parte l’arrivo di Incompresa, film diretto da Asia Argento fresco di passaggio a Cannes, e l’opera seconda di Ari Folman (Valzer con Bashir), ovvero The Congress. Mettiamoci pure due film d’autore come Walesa, doc sul fondatore di Solidarnosc firmato dal polacco Andrzej Wajda, e Synecdoche, New York, esordio alla regia dello sceneggiatore cult Charlie Kaufman (con il compianto Philip Seymour Hoffman) che vede il buio delle sale italiane con ben sei anni (!) di ritardo. Ma scommettiamo che i risultati al botteghino di giugno, nel complesso, saranno decisamente poco soddisfacenti.

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GOOOL! di Juan Josè Campanella (2014)

gooolDopo aver diretto diversi film live action, l’ultimo dei quali, Il Segreto Dei Suoi Occhi, si è aggiudicato l’oscar come migliore film straniero, Juan Josè Campanella si cimenta nel cinema d’animazione con una pellicola frizzante e divertente, capace di intrattenere i più piccoli tra gli spettatori senza però lanciare qualche frecciatina al pubblico più adulto.

Nato e cresciuto in Argentina, dove il calcio è venerato da tutti, Campanella decide di ambientare la sua storia proprio in questo mondo, con una classica rivalità tra un povero barista di provincia e un gradasso fuoriclasse ricco e famoso. Seguendo le consuete regole di scrittura per un prodotto d’animazione, alla fine della vicenda tutti i personaggi matureranno una coscienza maggiore e ristabiliranno l’ordine, ma è nella cura dei piccoli dettagli che il film riesce a dare il meglio di sé.

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Film in TV – Mercoledì 28/05/14

harry-ti-presento-sally– HARRY TI PRESENTO SALLY di Rob Reiner (1989), ore 21.15, RAI MOVIE.

– IL LADRO DI BAMBINI di Gianni Amelio (1992), ore 15.55, RAI 5.

– NON BUSSARE ALLA MIA PORTA di Wim Wenders (2005), ore 0.05, RAI MOVIE.

Film in TV – Martedì 27/05/14

nuovo-cinema-paradiso– NUOVO CINEMA PARADISO di Giuseppe Tornatore (1988), ore 21.15, RAI MOVIE.

– IL GIORNO DELLO SCIACALLO di Fred Zinnemann (1973), ore 0.25, RAI MOVIE.

– HISTOIRE D’O di Just Jaeckin (1975), ore 1.15, CIELO.

I (pre) giudizi di giugno 2014

INCOMPRESA-locandinaDopo il calendario del mese, oggi è il turno dei nostri pregiudizi: ogni membro della redazione segnala due titoli in uscita nel mese, uno su cui si sente di mettere la mano sul fuoco per un esito positivo (segnalato come “Per me è sì”) e l’altro su cui invece ripone pochissime o nessuna speranza (“Per me è no”). Naturalmente sono (quasi sempre) film che non abbiamo ancora visto, si tratta solo di sensazioni in attesa di conferme.

Come sempre, vi invitiamo a giocare con noi (valutando tutte le uscite mensili) facendoci sapere cosa ne pensate e quali sono le vostre scelte. D’altronde… si tratta soltanto di pregiudizi.

 

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Film in TV – Lunedì 26/05/14

la-ciociara– LA CIOCIARA di Vittorio De Sica (1960), ore 21.10, RAI STORIA.

– GOOD BYE, LENIN! di Wolfgang Becker (2003), ore 21.10, La7D.

– THE MIST di Frank Darabont (2007), ore 23.00, RAIDUE.

Cannes 2014: Palma d’oro a “Winter Sleep”, Grand Prix tutto italiano a “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher

winter sleepLa Palma d’Oro al Miglior Film nella 67^ edizione del Festival di Cannes parla turco: il massimo riconoscimento tributato sulla Croisette è andato a Winter Sleep di Nuri Bilge Ceylan. Il regista ha finalmente conquistato uno dei più importanti premi internazionali, dopo essersi segnalato negli anni scorsi per opere come Le tre scimmie e C’era una volta in Anatolia.

Ma anche l’Italia ha da festeggiare: la giuria presieduta da Jane Campion ha infatti regalato il Gran Prix  ad Alice Rohrwacher per Le meraviglie. Il Premio della Giuria ha invece registrato un ex aequo, che curiosamente unisce un giovanissimo talento come il canadese Xavier Dolan, premiato per Mommy, e un mostro sacro della storia del cinema, ovvero Jean-Luc Godard, autore di Adieu au Langage.

Se l’americano Bennett Miller ha portato a casa il premio per la regia, con l’acclamato Foxcatcher, è stata votata miglior sceneggiatura quella del film russo Leviathan, ad opera di Andrej Zvjagintsev e Oleg Negin.

Il grande Timothy Spall ha vinto infine il premio come miglior attore per la sua interpretazione in Mr. Turner di Mike Leigh, mentre è stata proclamata miglior attrice Julianne Moore per Maps to the Stars di David Cronenberg. Di seguito, l’elenco completo dei premi:

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Cannes 67. Giorni 9 e 10. Ultimi film in concorso al festival. Spicca il sorprendente Mommy, di Xavier Dolan

Jimmys Hall

 

Jimmy’s Hall, di Ken Loach (2014)

Convince, anche se con qualche riserva, l’ultimo lavoro di Ken Loach Jimmy’s Hall, altro film applauditissimo dalla stampa internazionale. Il regista inglese racconta la vera storia di James Gralton, attivista politico irlandese che, all’inizio del secolo scorso, fu costretto a emigrare negli Stati Uniti prima di tornare in patria per combattere la guerra d’indipendenza. Leader comunista, Gralton sfidò le restrizioni della Chiesa Cattolica nell’Irlanda degli anni ’20 e aprì una sala da ballo dove poter condividere le sue idee politiche. Presentato all’interno del concorso, si tratta di un prodotto più che discreto, un po’ troppo didascalico nella realizzazione ma ugualmente profondo ed emozionante. Grazie al sempreverde tocco ironico del regista, Jimmy’s Hall riesce anche a divertire, inscenando vere e proprie gag fisiche che strizzano, anche se in minima parte, l’occhio al cinema delle origini. Jimmy’s Hall scorre piacevolmente per tutti i suoi minuti, senza mai però toccare vette elevate di cinema o emozione (ma forse non erano questi gli scopi del regista), concludendosi con un finale un po’ retorico e sempliciotto. 

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