Robot Dreams di Pablo Berger, la recensione

Se Philip K. Dick si domandava se “gli androidi sognano pecore elettriche”, Pablo Berger non ha dubbi e ci mostra il mondo onirico di un automa nel tenerissimo Robot Dreams, presentato già a Cannes 2023 e fuori concorso al 41° Torino Film Festival. Il regista spagnolo conferma il suo eclettismo a undici anni da Blancanieves (anch’esso passato sotto la Mole), che era una curiosa e sperimentale rilettura della fiaba dei Grimm girata come un film muto contemporaneo.

Robot Dreams è la sua incursione nell’animazione, un cartoon per adulti e bambini che stupisce per la sua estrema delicatezza e poesia. In una New York degli anni 80 abitata da animali antropomorfi, un cane si sente così solo da acquistare un robot da compagnia, ma la loro amicizia è messa a dura prova da un beffardo destino.

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Soleils Atikamekw di Chloé Leriche, la recensione

La storia dei nativi americani è costellata di tragedie, prevaricazioni e crudeltà commesse dai bianchi. Ce lo ha insegnato bene Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, che ricostruisce la strage degli Osages ad opera di uomini avidi e interessati al loro petrolio e alle loro ricchezze negli anni ’20. Purtroppo un’altra drammatica storia vera è quella raccontata da Soleils Atikamekw, in concorso al 41esimo Torino Film Festival.

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Noir in Festival 2023, ecco il programma

Il Noir in Festival torna con la 33esima edizione, che anche quest’anno ha luogo a Milano in diverse location: Cineteca Milano Arlecchino, IULM, libreria Rizzoli Galleria, Casa del Manzoni, Institut français Milano. Tra libri, film e incursioni musicali, il capoluogo lombardo si tinge di tutte le sfumature del nero con la manifestazione di Marina Fabbri e Giorgio Gosetti.

Otto i film del concorso internazionale, sette gli eventi speciali e i fuori concorso, sei i finalisti del Premio Claudio Caligari per la migliore opera italiana di genere dell’anno. Inoltre, troviamo cinque i romanzi italiani di genere candidati al Premio Giorgio Scerbanenco. Di seguito, il programma giorno per giorno.

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Mary e lo spirito di mezzanotte, la recensione del film di Enzo D’Alò

Nome per eccellenza dell’animazione italiana, Enzo D’Alò incontra Roddy Doyle, scrittore irlandese noto per “The Commitments” o “Una stella di nome Henry”. Il regista napoletano, da sempre aperto all’adattamento delle fonti più disparate (da Rodari a Sepulveda, da Ende a Collodi), ci trasporta nelle atmosfere irlandesi con Mary e lo spirito di mezzanotte, una fiaba per bambini e adulti presentata in anteprima italiana al Lucca Comics & Games 2023.

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Napoleon, la recensione del film di Ridley Scott

A cura di Francesco Pozzo

Anche sforzandosi, è impresa ardua trovare qualcosa di buono da dire su questo film.

Per nulla entusiasmante, sconclusionato e rozzo come pochi, Napoleon è la prova provata che l’ormai ottantacinquenne Ridley Scott (che ha inanellato un paio di titoli divenuti presto e giustamente cult, ma che grande cineasta, in tutta franchezza, non è mai stato) è divenuto manifestamente la copia della copia di sé stesso.

Anzitutto, questo è un film vetusto, che fa sfoggio del digitale e di (spesso pessimi) effetti ultra-moderni ma che è nato vecchio se non già morto; è difatti più che legittimo domandarsi, guardandolo, in che modo questa nuova, esangue e letargica versione delle imprese del condottiero illustre dialogherebbe col presente, e chi mai potrebbe interessarsi, oggi, ad un’operazione di questo tipo.

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Milan Games Week, Cartoomics e Fantasticon Film Fest: il programma e il calendario

Dopo l’unificazione tra Cartoomics e Milan Games Week, l’evento meneghino aggiunge anche la rassegna cinematografica del Fantasticon Film Fest, diventando quindi una manifestazione tripla, che va in scena alla fiera di Rho il 24-25-26 novembre. Vi raccontiamo il programma momento per momento (in grassetto gli eventi filmici del Fantasticon Film Fest). Per info e biglietti, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale.

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The Old Oak di Ken Loach, la recensione

Mirta Tealdi

T.J Ballantyne (Dave Turner) è il proprietario del The Old Oak, l’unico pub e unico punto di ritrovo degli abitanti di un piccolo paese del nord dell’Inghilterra (un tempo località mineraria). In paese serpeggia il malcontento da quando le autorità vi hanno spostato dei profughi siriani. Durante uno di questi arrivi, si è già riunita una piccola folla di persone che dimostrano con urla animate, anche T.J è presente e assiste alle incalzanti recriminazioni. Prima di scendere dal pulmino, una ragazza siriana fa delle foto e la persona fotografata, un tipo particolarmente aggressivo, le strappa di mano la macchina (per cancellare le immagini), che nel trambusto cade a terra e si rompe.

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Lady Oscar: 50 anni + 1 di lealtà e coraggio. L’omaggio di Lucca Comics

Michela Cantarella

Un talk con curiosità, aneddoti e la proiezione dei primi due episodi”: ai fan di Lady Oscar intervenuti al Lucca Comics 2023 non è servito altro. Un appuntamento per tutti gli appassionati degli anime anni ’80 e ’90, in cui parlare degli amati cartoni visti da bambini e, soprattutto, dell’eroina di Versailles: what else?

Lady Oscar, infatti, continua a fare strage di cuori anche dopo aver scavallato la cinquantunesima primavera. Meno sfortunata di Candy “candido fiore”, più grintosa di Georgie “dai biondi capelli dorati”, Oscar incarna il prototipo della donna che non deve chiedere mai ed è una testimonial del girl power. Insomma, una paladina dello “Io sono mia e mi gestisco io” già nel Settecento. Non è una pallina in balia degli eventi come vorrebbe la teoria del piano inclinato di Aldo, Giovanni e Giacomo, ma si lancia nella mischia in tutti e 40 gli episodi dell’anime.

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Torino Film Festival 2023, il programma

Ecco il programma del 41° Torino Film Festival, che si terrà dal 24 novembre al 2 dicembre 2023. Ricchissimo l’elenco di film protagonisti: oltre ai titoli in competizione, figurano fuori concorso i nuovi titoli di Takeshi Kitano, Christian Petzold, Radu Jude, Alexander Payne, Lav Diaz. Ad arricchire il tutto, la presenza di un super ospite come Oliver Stone, la retrospettiva dedicata a Sergio Citti e l’omaggio ai classici con John Wayne, protagonista anche del manifesto a cura di Ugo Nespolo.

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Oltre lo specchio Film Festival, i vincitori

La quinta edizione di Oltre lo specchio Film Festival è al termine e ha assegnato i premi nella cornice dello storico Cinema Centrale di Milano. 18 i film in concorso, tra i circa 30 presentati nella manifestazione meneghina che esplora “il lato oscuro del cinema di genere”, in un viaggio tra fantascienza, horror e action pur con “deviazioni” oltre questi stilemi. Questo il palmares del festival.

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Suspiria: maestri a confronto

A cura di Francesco Pozzo

Il 2018 fu l’anno della svolta per Luca Guadagnino: quello in cui l’ormai celebre regista girò due film che più dissimili – e importanti, in primis per sé stesso – non potrebbero essere: nella primavera, in quel di Crema, Call Me by Your Name; in autunno, a Varese e poi a Berlino, Suspiria: un film passato in sordina (al di là degli sfolgorii festivalieri) ma che era (ed è) un bellissimo poliedro: una matrioska in sei atti e un epilogo che mette da parte i colori psichedelici del gioiello cui s’ispira per concentrarsi su ciò che viene taciuto.

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Kafka a Teheran di Ali Asgari e Alireza Khatami, la recensione

“Il Grande Fratello ti osserva” 1984 di George Orwell


Siamo abituati a pensare al male come qualcosa di eclatante, eccesivo, come un boato senza fine,
una tortura continua e un dolore che non lascia spazio a niente, ed è proprio così. Ma se invece
fosse un picchiettio, un sussurro, una goccia e qualcosa che striscia intorno a noi, che è sempre
presente?

Kafka a Teheran nasce da una tesi chiara: cosa vuol dire vivere in un regime adesso, nel
presente, dove comunque sappiamo cosa succede all’esterno, dove gli echi da altri Paesi ci
arrivano? Il film vuole farci vivere una quotidianità, vuole farci scoprire gli aspetti più assurdi, a
tratti ridicoli, vessatori, kafkiani e senza senso del regime islamico iraniano, senza però sminuire il
dolore delle persone. Il regime e chi lo perpetua sono ridicoli, il popolo e chi lo subisce non lo sono mai, per questo chi lo perpetua non merita neanche di essere visto mentre chi lo subisce non solo deve essere visto, ma sentito, investigato ed empatizzato. Il film è il tentativo riuscito di far sentire a chi non vive in Iran cosa prova il popolo iraniano.

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