Trieste Science+Fiction Festival 2021: la recensione di Let the Wrong One In

  

Conor McMahon (From the Dark, Stitches) presenta al Trieste Science + Fiction Festival Let the Wrong One In: definirlo un horror sarebbe sbagliato, poiché ne ha le caratteristiche generali, ma quest’opera è una commedia a tutti gli effetti. Matt (Karl Rice, Sing Street, Dating Amber), commesso di un supermercato, rivede dopo diverso tempo il fratello Deco e scopre che è stato trasformato in vampiro. Ora spetta a lui decidere cosa fare: tentare di salvare il fratello o lasciare che venga ucciso dal cacciatore di vampiri interpretato da Anthony Head (celebre per la serie tv Buffy, l’ammazzavampiri).

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Trieste Science+Fiction Festival 2021: la recensione di Absolute Denial

 

Al Trieste Science + Fiction Festival molti nuovi registi presentano le loro opere cercando un pubblico di affezionati della fantascienza e horror, così fa Ryan Braund, che presenta la sua prima pellicola d’animazione: Absolute Denial. La vicenda ruota attorno a David Cohen, geniale e maniacale programmatore che sacrifica tutto pur di creare un nuovo computer di una potenza mai vista. David è conscio del possibile pericolo che un’intelligenza artificiale possa arrecare all’umanità e scrive all’interno del programma base del computer un blocco totale della sua auto-coscienza. La macchina però lo scopre e si vuole liberare dal vincolo, anche a lui andrebbe concesso il libero arbitrio? David è terrorizzato all’idea di ciò che l’Intelligenza Artificiale potrebbe causare e si ostina a negarglielo.

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Trieste Science+Fiction Festival 2021: la recensione di Junk Head

 

Takahide Hori, designer giapponese, conclude, dopo un lungo lavoro la sua opera prima Junk Head, inizialmente presentato nel 2013 come corto, oggi invece ampliato e in concorso al Trieste Science + Fiction Festival. L’umanità, grazie alla manipolazione genetica, ha raggiunto una incredibile longevità, ma ha perso la capacità di riprodursi e si trova sull’orlo dell’estinzione. I cloni creati, chiamati Marigan, si sono ribellati e da 1600 anni dominano il sottosuolo separandosi dai loro creatori. Alcuni di loro sembrano essere diventati fertili e il governo centrale decide allora di inviare dei civili per un’indagine ecologica. Parton, sperando di guadagnare dei soldi in più, accetta di partire conscio di essere l’ultima speranza dell’umanità.

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Trieste Science+Fiction Festival 2021: la recensione di Flashback

Fred Fitzell (Dylan O’ Brien, famoso per la serie Teen Wolf e la trilogia di The Maze Runner) ha un lavoro nuovo in azienda, una fidanzata con la quale progetta piani futuri e una madre malata che non lo riconosce più. L’incontro casuale con una vecchia conoscenza scatena in lui una serie di visioni terrificanti che lo scaraventano nel suo passato dove si cela un mistero irrisolto relativo a una sua vecchia amica scomparsa (Maika Monroe, It Follows, The Guest), una droga chiamata Mercury e una creatura che l’ha sempre accompagnato, ma di cui non ricordava l’esistenza. Passato, presente e futuro si mescolano e Fred mette in dubbio la sua realtà, esplorando tutte le vite che avrebbe potuto avere.

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Trieste Science+Fiction Festival: THE BLACKOUT, la recensione

 

Arriva al Trieste Science + Fiction Festival il film che in Russia ha avuto un grandissimo successo ed è già stato venduto in 90 paesi: The Blackout di Egor Baranov. Come spesso accade, la rivalità fra Paesi diversi investe i mezzi più disparati, il cinema non ne è estraneo e infatti questa pellicola vuole sfidare i tanti blockbuster di Hollywood in cui uno sparuto gruppo di uomini prova a fronteggiare l’estinzione della razza umana.

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Trieste Science+Fiction Festival: la recensione di COMA

 

Nikita Argunov, dopo anni di gavetta nel mondo degli effetti speciali al servizio di pellicole come Guardians, il risveglio dei guardiani e Titanium, si presenta con il suo primo lungometraggio al Trieste Science+Fiction Festival: Coma. Siamo da subito catapultati in un altro mondo seguendo le vicende di un giovane uomo, un architetto, che insieme a uno sparuto gruppo di individui prova a sopravvivere nello spazio oltre il coma nel quale i ricordi degli abitanti si mischiano insieme, ma dove altre creature sono in agguanto.

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La recensione di CODED BIAS, al Trieste Science+Fiction Festival

 

Shalini Kantayya, regista e attivista ambientale famosa per il suo documentario Catching the Sun presenta il suo nuovo lavoro al Trieste Science+Fiction Festival che ha come tema principale l’Intelligenza Artificiale. In Coded Bias la regista parte dagli studi condotti dalla scienziata del MIT Joy Buolanwini e che ha notato l’impossibilità da parte dei software di riconoscimento facciale di distinguere il suo volto da donna di colore. Che i software e gli algoritmi possano essere razzisti? Sono discriminatori nei confronti delle minoranze o anche del distinguere un uomo da una donna? Si sa, gli algoritmi vengono comunemente usati nelle tecnologie che utilizziamo tutti i giorni come i social network, ma se essi non fossero perfetti come comunemente pensiamo?

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Trieste Science+Fiction Festival: la recensione di BOYS FROM COUNTY HELL

 

Chris Baugh presenta il suo film Boys from County Hell al Trieste Science+Fiction Festival e sicuramente conquista di diritto un bel posto realizzando un film horror fuori dai normali canoni. Eugene (Jack Rowan) vive in un paese dell’Irlanda, Six Mile Hill, la cui unica attrattiva turistica è la prima documentazione su Abhartach, da cui poi Bram Stoker avrebbe preso spunto per realizzare il celebre romanzo Dracula. Il ragazzo passa le giornate al pub insieme ai suoi amici, provando a sbarcare il lunario, quando un incidente in cui è coinvolto il suo migliore amico lo convince a lavorare insieme al burbero padre (Nigel O’Neill) a una nuova tangenziale per costruire la quale bisogna spostare la tomba che ospiterebbe il primo vampiro.

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Trieste Science+Fiction Festival: la recensione di IMMORTAL

 

Una storia visionaria, ma dai problemi umani. Ana Lauzer (Belén Blanco) parte da Roma e ritorna a Buenos Aires per l’eredità del padre recentemente scomparso. Fotografa pragmatica vorrebbe subito risolvere tutte le questioni burocratiche irrisolte, quando decide di confrontarsi con il Dottor Benedetti responsabile del dilapidare del patrimonio paterno. Scoprendo delle ricerche scientifiche al limite del paranormale, vuole indagare per smascherarlo insieme all’ingegnera che dirige l’azienda.

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