Berlinale 2018: SEASON OF THE DEVIL di Lav Diaz
La stagione del diavolo. La stagione della dittatura. La tragedia delle Filippine inizia così. Un brutale leader di nome Narciso e dal doppio volto (il riferimento è a Giano Bifronte e a un nuovo inizio, ma verso il passato non c’è pietà e gli occhi che guardano indietro rimangono chiusi) comanda un gruppo di militari crudeli che uccidono chiunque osi ribellarsi al nuovo regime instaurato. Siamo alla fine degli anni Settanta e il riferimento alla dittatura di Marcos è evidente. Lav Diaz torna a scrivere per immagini la Storia del suo paese natale, attraverso un malinconico (anti)musical che funge da canto funebre verso un paese che sta morendo.