Bergman Island al Torino Film Festival 2021: la recensione
Il nuovo film di Mia Hansen-Love era senz’altro uno dei più attesi dell’intero Torino Film Festival 2021. Peccato che le aspettative non siano state del tutto soddisfatte da Bergman Island (già in concorso a Cannes, nelle sale italiane dal 7 dicembre col titolo Sull’isola di Bergman), che nelle intenzioni rende omaggio al grande Maestro del cinema svedese ma nella pratica dimostra essere un lavoro piuttosto esile, non privo di interesse ma solo in parte riuscito.
Primo film girato in inglese dalla regista transalpina, vede Tim Roth e Vicky Krieps (lanciata a livello internazionale da Il filo nascosto) nei panni di una coppia di registi/sceneggiatori che passano l’estate a Fårö, la microscopica isola che fu per anni la residenza di Ingmar Bergman, nonché la location del suo film Come in uno specchio. Qui lavorano ai rispettivi progetti cercando ispirazione nei luoghi cari al regista, di cui sono entrambi fervidi appassionati.
Bergman Island funziona come un corto circuito metanarrativo. A un certo punto la narrazione del legame tra i due protagonisti Chris e Tony lascia il posto a un’altra storia: quella del film che lei sta scrivendo, in cui Amy (Mia Wasikowska) si strugge per il suo grande amore, ritrovato al matrimonio di un’amica proprio sull’isola di Fårö. Al tempo stesso, è impossibile non pensare a eventuali cenni autobiografici: Amy è l’alter ego di Chris ma al tempo stesso quest’ultima potrebbe essere l’alter ego della Hansen-Love (che per molti anni è stata la compagna di Olivier Assayas).
Questo doppio racconto sarebbe una trovata intrigante se non fosse che entrambe le storie ne escono depotenziate e irrisolte: quanto all’omaggio a Bergman (di recente citato anche da Woody Allen in Rifkin’s Festival), appare come un tributo superficiale che non riesce ad andare davvero oltre la cartolina e lo spot alla suggestiva località, oltre a ribadire il ritrito dibattito sulla contrapposizione tra arte e vita dei nostri idoli. Se non altro, il film instilla il desiderio di farsi un viaggio a Fårö, vero paradiso per i cinefili.
Voto: 2/4