CATTIVISSIMO ME 2 di Pierre Coffin e Chris Renaud (2013)

Locandina Cattivissimo me 2Alla sua uscita nelle sale, nel 2010, Despicable Me (tradotto un po’ approssimativamente, ma forse inevitabilmente, con Cattivissimo Me), era stato un caso sensazionale, in cui un film d’animazione che non fosse firmato Dreamworks o Pixar possedesse tale complessità e riuscisse a divertire il pubblico come non accadeva da anni, forse dai tempi di Shrek. Non stupisce quindi che l’attesa per il secondo capitolo fosse così alta, merito anche di un’opera di marketing notevole, ma finalmente il momento è arrivato, e i minions possono scatenarsi…o forse no?

Infatti adesso per Gru, padre adottivo di Agnes, Edith e Margo, non è più tempo per la sua carriera da supercattivissimo. Eppure sulla terra sembra esserci un nuovo pericolo, e il malcapitato Gru, grazie alla sua esperienza, viene contattato da un’agenzia segreta per cercare di scoprire l’identità del nuovo pericoloso criminale. A rapire e poi aiutare Gru nella missione, la scaltra e un po’ goffa Lucy.

 

 

L’enorme campagna pubblicitaria, iniziata più di un anno fa con un teaser trailer comico che ha fatto impazzire youtube, era tutta incentrata sui minions, e non è un caso che proprio i buffi aiutanti di Gru giochino un ruolo chiave in questo nuovo capitolo, quasi fossero i veri protagonisti, e non necessariamente questo è un bene. Rispetto a Cattivissimo Me, infatti, i gialli aiutanti di Gru non sono più piccole e semplici comparse utili ad aumentare le risate durante la narrazione, in questo caso sono molto più presenti, anche se comunque la funzione narrativa non cambia poi molto, anche perché sono proprio loro a dare vita ai momenti più esilaranti del film. Chi si aspettava una pellicola esagerata ed esplosiva potrebbe dover rivedere la sua posizione, rimanendone forse deluso, in quanto è un’operazione totalmente diversa dalla precedente, meno scoppiettante, ma con una ricerca maggiore della trama, del riferimento cinematografico, di una bella storia da raccontare. Senza dubbio riesce dove ogni film d’animazione che si rispetti dovrebbe e vorrebbe: divertire e intrattenere i piccoli, ma allo stesso tempo stimolare e far ridere anche i più grandi, senza per forza sacrificare nulla dal punto di vista della sincerità narrativa. Vengono infatti introdotti ed approfonditi temi come la famiglia, la paternità, l’amore e la gelosia, ma anche il tradimento e il pentimento, il tutto arricchito e alleggerito da una quantità enorme di risate e di azione, che senza dubbio non annoieranno, anzi. La colonna sonora di Pharrell Williams, che già aveva accompagnato nel primo capitolo, torna anche in questo caso con tutta la sua carica e l’enorme qualità, ad arricchire ulteriormente un buon film, che, nonostante questa volta sia anni luce da un prodotto Pixar o Dreamworks – basti pensare a Monsters University o I Croods – non lascerà delusi.

 

 

Voto: 2,5/4