END OF JUSTICE – NESSUNO È INNOCENTE di Dan Gilroy (2017)

End of Justice - Nessuno è innocente - Sentieri Del Cinema

End of Justice è un legal-thriller, scritto e diretto da Dan Gilroy, sulle vicende di un avvocato a Los Angeles, Roman J. Israel (Denzel Washington), militante e impegnato attivista nelle cause civili in difesa delle classi sociali bisognose. Con la malattia e il seguente decesso del socio principale del suo studio, Israel si ritrova a mettere in discussione e a rinnegare tutti i principi che fino ad allora aveva sostenuto, e da lì inizia una lentissima discesa verso il baratro… Interessante l’incipit, in cui Israel/Washington, tramite la trascrizione di un atto legale contro se stesso, ci dice che ha tradito i suoi ideali e compiuto un illecito: da subito, dunque, la regia procede per flashback.

Intensa e sfaccettata l’interpretazione di Denzel Washington (candidato agli Oscar 2018 come migliore attore protagonista), che ci restituisce il ritratto di un goffo e monolitico idealista, oramai disilluso e amareggiato, in perenne lotta con il sistema e il mondo circostante. Bravo anche Colin Farrell, nel ruolo dell’avvocato del diavolo che “corrompe” con il potere del denaro il nostro eroe, per poi rivelarci che la seduzione è stata reciproca e che gli ideali di Israel hanno trovato un valido prosecutore del suo tempo.

Notevole la colonna sonora di James Newton Howard, che mette insieme una compilation di hits dei mitici ’70 con incursioni nella musica pop contemporanea. Interessante come le sfumature autistiche del protagonista siano rese ed enfatizzate dal fatto che indossa sovente le cuffie del suo i-pod (che noi non udiamo), sempre più solo e isolato nella sua dolorosa e incondivisibile realtà interiore. Dan Gilroy è qui alla sua seconda regia (Lo sciacallo-Nightcrawler, 2014), lineare e compatta fino al limite del manicheismo: nello svolgersi della narrazione risulta però francamente un po’ noiosa e piatta, fuori tempo massimo, come il suo protagonista.

Voto: 2/4