Far East Film Festival 2020: ASHFALL, la recensione
A causa di una violenta eruzione vulcanica, le due Coree sono sconvolte da un devastante terremoto. Per scongiurare un imminente evento vulcanico ancora più catastrofico il governo Sud Coreano mette in atto un piano rischioso che potrebbe compromottere i raporti diplomatici con gli USA e il processo di denuclearizzazione della Corea del Nord. Ashfall di Kim Byung-seo e Lee Hae-jun, film di apertura al 22esimo Far East Film Festival online, è lo spettacolare esempio di un cinema ad alto budget realizzato fuori dai confini americani ma che non riesce comunque a separarsene creandosi una propria identità.
Se escludiamo infatti il contesto socio politico che ruota intorno alle vicende narrata (il pericoloso triangolo tra le due Coree e gli Stati Uniti) Ashfall è quanto di più assimilabile al tipico disaster movie americano, inclusa la ricercata spettacolarità nelle sequenze di distruzione (ma che sa inevitabilmente di già visto) e la struttura narrativa corale che divide i protagonisti tra la “mente” e il “braccio”. Due ore di mero intrattenimento e poco più.
Voto: 2/4
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Matteo Soi