FCAAAL 2016: WE’VE NEVER BEEN KIDS di Mahmood Soliman e THE MOCKED ONE di Lemohang Jeremiah Mosese
WE’VE NEVER BEEN KIDS di Mahmood Soliman
Per il concorso Lungometraggi “Finestre sul mondo”, un documentario degno di nota: We’ve Never Been Kids, del regista egiziano Mahmood Soliman.
Nadia e i suoi quattro figli sono una famiglia del Cairo che vive nella miseria: la donna, separata da un marito violento ed alcolizzato, è costretta a spaccarsi la schiena per guadagnare quei pochi soldi che le consentono di sopravvivere; i suoi figli, ancora ragazzini, si trovano obbligati a praticare i più svariati ed infelici lavori, vedendo i propri magri stipendi cadere, il più delle volte, nelle mani di un padre sfaticato e tiranno. Nel frattempo in Egitto scoppia la primavera araba: Nadia e i suoi figli, volti del popolo oppresso, decidono di scendere in piazza dalla parte dei rivoluzionari.
Documentario tutt’altro che convenzionale, We’ve Never Been Kids si sviluppa in un arco temporale di ben tredici anni – dal 2003 al 2016 – durante i quali il regista non solo ha filmato da vicino una famiglia nella sua quotidianità, mettendone in luce i drammi, le problematiche, i sogni (infranti e non), ma anche indagato la storia politica di un paese, dai primi fuochi della primavera araba sino all’ascesa di Al-Sisi.
La storia di Nadia e dei suoi figli diviene così microcosmo nel macrocosmo, intensa vicenda personale capace di rispecchiare alla perfezione la frammentarietà, l’insofferenza e la rassegnazione di un popolo che troppe volte ha visto andare deluse le proprie speranze ed aspettative.
Un lavoro decisamente complesso quello di Soliman, ma condotto e portato a termine in modo egregio. Il risultato finale è una documentazione accurata e matura, nella quale la camera partecipante si mostra curiosa ma sempre rispettosa nei confronti dei volti e della realtà con cui interagisce, entrambi restituiti con profonda sincerità e lucidità.
Voto: 3/4
THE MOCKED ONE di Lemohang Jeremiah Mosese
Per la categoria Cortometraggi africani, un’interessante opera dal Lesotho: The Mocked One (Il deriso), di Lemohang Jeremiah Mosese.
Mosonngoa è una giovane donna nata e cresciuta in una società fortemente maschilista e patriarcale. Quando la fattoria del padre rischia di fallire, sarà lei a cercare di salvarla, vestendo i panni dell’eroina e dando prova di grande coraggio e risolutezza.
Ispirato a una storia vera (Mosonngoa è stata infatti la prima donna del Lesotho a battersi e distinguersi nella lotta con i bastoni, disciplina locale tradizionalmente praticata da soli uomini), The Mocked One parte da un’esperienza individuale per mettere in scena la storica quanto attuale lotta della donna per la conquista della propria emancipazione, riuscendo a metterne in luce l’universalità grazie ad un’ambientazione atipica ed arcaica.
Molto suggestiva la fotografia, capace di restituire l’essenza di un mondo rimasto antico ed incontaminato.
Voto: 2,5/4
Viola Franchini