Di fronte ad un film di Hayao Miyazaki è sempre difficile districarsi, dare un’opinione e confrontarlo con i precedenti, cercando di capire quale sia il migliore. L’elevata qualità della sua opera rende infatti complesso qualsiasi tipo di classificazione gerarchica, e questo è senza dubbio un bene, anche se, è da dire, quando ci si imbatte in un capolavoro come La Città Incantata si sente la differenza. Minima, ma decisiva.
La piccola Chihiro è in viaggio con i suoi genitori verso la sua nuova casa. Durante il tragitto, il padre sbaglia strada e si imbatte in un portone che crede appartenere ad un parco divertimenti abbandonato: i tre si inoltrano e si trovano in una città deserta piena di ristoranti, dove i genitori di Chihiro cominciano ad abbuffarsi, diventando presto maiali. Spaventata, la piccola cerca aiuto e trova Haku, un misterioso ragazzo che le rivela la verità sulla città degli spiriti e sulla potente maga Yubaba.
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