THE GREEN INFERNO di Eli Roth (2013)
The Green Inferno è una gigantesca sorpresa. Non perché dal sadismo cruento di Eli Roth, alias l’Orso ebreo, non siamo abituati ad aspettarci un’efferatezza altrove difficilmente rintracciabile, ma perché col suo film (presentato al Festival di Roma 2013, in sala solo due anni dopo) il regista di Hostel ha realizzato un omaggio al cannibal movie all’italiana (quello dei Lenzi, dei Margheriti, soprattutto dei Deodato) capace di andare oltre la retorica ombelicale del fanboy arrapato di interiora ed estetica da mondo movie. Il suo è un vero e proprio aggiornamento in piena regola, che di quei film si porta appresso non solo l’apparenza disfatta, dozzinale e anarchica ma anche i detriti ideologici controversi e non meglio chiariti e l’audacia teorica.