Emily di Frances O’Connor, la recensione

Dicono i biografi e le fonti a disposizione che Emily Brontë, morta in giovane età dopo una vita ritirata e trascorsa quasi interamente nella casa paterna, non abbia mai conosciuto l’amore. Chi ha letto Cime tempestose, tuttavia, qualche dubbio se lo pone: davvero l’autrice inglese può aver riversato tutta quella passione e tante emozioni nelle pagine del libro senza averle provate a sua volta? A questa domanda sembra rispondere Emily, il film dell’attrice Frances O’Connor (tra le altre cose in A.I. di Spielberg), all’esordio come regista e sceneggiatrice, che racconta e al tempo stesso reinventa la biografia della scrittrice, impersonata da Emma Mackey (Sex Education), inserendovi un elemento di cui non esiste prova storica: la relazione appassionata e fisica con il realmente esistito William Weightman, curato nella parrocchia del padre delle sorelle Brontë e interpretato da Oliver Jackson-Cohen.