FEFF 2013 – GIORNO 9
MARIPOSA IN THE CAGE OF THE NIGHT di Richard V. Somes
Scritto da Matteo Soi
L’anima pulp del cinema filippino si agita e scalpita con tutta l’urgenza che ha una piccola cinematografia di essere ascoltata e capita. Il regista Richard V. Somes ci catapulta in una Manila notturna dove la protagonista Maya si trova a vagare nel disperato tentativo di scoprire che cosa è successo a sua sorella. Ma la grande città, foriera di promesse e miraggi ingannevoli, si dimostra un buco nero popolato da poliziotti corrotti e boss ossessionati da un’immagine femminile ideale, disposti a deturpare giovani donne con la chirurgi estetica pur di ottenerla. Questa lenta ma inesorabile discesa nell’incubo è resa acusticamente da una colonna sonora disturbante e visivamente da un lavoro sulle scenografie specificatamente curato per far sembrare ogni location sporca ed inospitale. Somes non si risparmia in brutalità e dettagli macabri anche di dubbio gusto, ma tutto è funzionale e nulla fine a se stesso. Peccato per qualche evidente problema di regia e montaggio nelle scene più concitate ma, per il resto, ci troviamo di fronte ad una delle sorprese nascoste del festival.