CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO di Sam Taylor-Johnson (2015)

 

Nessuno si aspettava grandi cose da 50 sfumature di grigio. C’è un pizzico di snobismo, in questa sentenza, ma è anche vero che lo snobismo rappresenta – forse – l’unica arma di difesa nei riguardi di quello che l’intera operazione rappresenta. Non si vuole giocare a scatenare facili allarmismi, ma purtroppo il libro – e il film – sono esistenti, hanno venduto milioni di copie e attireranno sicuramente più di venticinque spettatori in sala. Chi scrive non ha letto i libri della saga 50 shades of della britannica E.L. James, limitandosi ad aggirare pigramente il fenomeno da un lato e le proteste dei detrattori dall’altro. Se il film riflette quanto “racchiuso” negli universi della James, però, siamo messi male. Sul serio.

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