HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo (2014)

HungryHearts poster del filmC’era una volta una ragazza italiana di nome Mina (Alba Rorhwacher) che, in trasferta a New York per lavoro, incontra nel bagno di un ristorante cinese Jude (Adam Driver), un poveraccio in preda a un violento attacco di diarrea (per la serie, chi ben comincia è a metà dell’opera). Ovvio che il restare intrappolati insieme in una squallida toilette faccia scattare la scintilla: fidanzamento, lei rimane incinta (inizialmente, non è troppo convinta ma tant’è, l’amore supera ogni ostacolo) e i due si sposano. Nasce il bambino e lei dà di matto: ossessionata dalla pulizia interiore ed esteriore, rischia di far crepare di fame l’infante, nutrendolo esclusivamente con oli vegetali, semi e avocado. Il tapino Jude, sull’orlo di un esaurimento nervoso, chiede l’aiuto di dottori, assistenti sociali, genitrice e chi più ne ha più ne metta. Tragedia in agguato. Ecco la trama dell’ultimo film di Saverio Costanzo, Hungry Hearts, presentato in concorso alla 71ª edizione del Festival di Venezia e tratto dal romanzo Il bambino indaco di Marco Franzoso.

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HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo (2014)

C’era una volta una ragazza italiana di nome Mina (Alba Rorhwacher) che, in trasferta a New York per lavoro, incontra nel bagno di un ristorante cinese Jude (Adam Driver), un poveraccio in preda a un violento attacco di diarrea (per la serie, chi ben comincia è a metà dell’opera). Ovvio che il restare intrappolati insieme in una squallida toilette faccia scattare la scintilla: fidanzamento, lei rimane incinta (inizialmente, non è troppo convinta ma tant’è, l’amore supera ogni ostacolo) e i due si sposano. Nasce il bambino e lei dà di matto: ossessionata dalla pulizia interiore ed esteriore, rischia di far crepare di fame l’infante, nutrendolo esclusivamente con oli vegetali, semi e avocado. Il tapino Jude, sull’orlo di un esaurimento nervoso, chiede l’aiuto di dottori, assistenti sociali, genitrice e chi più ne ha più ne metta. Tragedia in agguato. Ecco la trama dell’ultimo film di Saverio Costanzo, Hungry Hearts, presentato in concorso (!) alla 71ª edizione del Festival di Venezia e tratto dal romanzo Il bambino indaco di Marco Franzoso.

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VENEZIA 71: IL PROGRAMMA UFFICIALE

Manifesto 71MIACGiunta al suo ottantaduesimo anno di vita, la kermesse veneziana, in programma dal 27 agosto al 6 settembre 2014, si muoverà nel solco della tradizione senza però rinunciare ad importanti aggiornamenti orientati verso un’innovazione necessaria, frutto del lavoro del direttore artistico Alberto Barbera, fedele ad una linea sobria e funzionale, seguita anche l’anno scorso, intesa «a favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo».

 Coraggiosamente improntata ad una linea moderna e anticonvenzionale la scelta del Presidente della Giuria Internazionale: a ricoprire il prestigioso ruolo sarà il prestigioso compositore francese Alexandre Desplat, dichiaratosi molto onorato di essere investito di una tale responsabilità. «Non è soltanto uno dei grandi compositori odierni di musiche da film ma un appassionato cinefilo, la cui straordinaria sensibilità artistica si somma a una profonda conoscenza del cinema, della sua storia, del suo linguaggio» (Alberto Barbera).

Sarà invece la più importante regista di Hong Kong, Ann Hui, a presiedere la Giuria Internazionale della sezione Orizzonti. La sua ultima opera, The Golden Era, sarà il film di chiusura della Mostra.

La montatrice Thelma Schoonmaker (celebre per il sodalizio con Martin Scorsese) e l’acclamato documentarista Frederick Wiseman riceveranno il Leone d’Oro alla carriera.

Sarà Birdman diretto da Alejandro Iñárritu (Amores perros, 21 grammi, Babel, Biutiful), con Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Emma Stone e Naomi Watts il film d’apertura della 71.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. L’attesissima pellicola sarà proiettata in prima mondiale, in Concorso, la sera del 27 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido, a seguire la cerimonia di apertura condotta da Luisa Ranieri.

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