I MERCENARI 2 di Simon West (2012)
La storia del cinema passa a milioni di anni luce da I Mercenari 2 e così quello che si può definire “il buon cinema”, quello ben scritto, ben diretto, ben recitato. Inutile negarlo: il franchise messo in piedi da Sylvester Stallone ha lacune in tutti i suoi reparti (in alcuni più di altri), già evidenti nel primo film ed immancabili anche nel secondo. Ma sarebbe troppo facile limitarsi ad una bocciatura inappellabile, fare i cecchini su di un bersaglio immobile ed inerme. Troppo facile ed anche ingiusto. Questo perché, possa piacere o meno, I Mercenari, tanto il primo quanto il suo seguito, è un progetto di un’ onestà totale ed inattaccabile che nasce dall’ unico e preciso intento di mettere insieme, tutti nello stesso film, quei nomi e quei volti vecchi e nuovi che in qualche modo hanno fatto e stanno facendo la storia del cinema action. Un progetto che vuole arrivare, non unicamente ad un’ utenza strettamente cinefila, ma anche a quel pubblico che con certi film e certi attori ci è cresciuto e trova nell’ idea stessa di un team up dal sapore epico, come quello fortemente voluto da Stallone, un motivo più che sufficiente per recarsi in sala.