TWO MOTHERS di Anne Fontaine (2013)

2madriDopo una travagliata fase di pre-produzione, che ha visto il set spostarsi dalla Francia all’Australia per sfruttarne il fascino mistico dei paesaggi, e dopo aver cambiato titolo più volte (in origine era Adore, poi per un breve periodo Perfect Mothers), arriva anche in Italia Two Mothers, film di Anne Fontaine liberamente tratto dal romanzo breve di Doris Lessing Le Nonne.

Il film, ambientato in Australia, racconta la storia di Lil (Naomi Watts) e Roz (Robin Wright), due quarantenni amiche sin dalla tenera età, che, spinte da un‘ irrazionale attrazione incestuosa e sfruttando la temporanea assenza dei mariti, finiscono per andare a letto ed innamorarsi una del figlio dell’altra. Così, in una sorta di paradiso balneare fuori dal tempo, Lil e Roz vivranno una disordinata e passionale storia d’amore con i due ragazzi, fino a quando l’età e il tempo non rimetteranno tutte le cose al loro posto.

Presentato come “il film che ha scandalizzato tutta la Francia” e descritto dalla stessa regista (già dietro la macchina da presa di Coco Avant Chanel) come “una trasgressiva esplorazione della psiche femminile”, Two Mothers è in realtà uno scialbo e mediocre film sentimentale che sfrutta il tema pruriginoso e proibito solo per incuriosire lo spettatore ed attirarlo in sala, salvo poi non avere il coraggio e la capacità di affrontare (e mostrare) seriamente un argomento tabù e scabroso come l’incesto. Ogni elemento del film che potrebbe turbare, provocare, stuzzicare o, comunque, indurre lo spettatore a riflettere viene annacquato dalla confezione patinata, dalla timidezza della sceneggiatura e da dialoghi così didascalici da sembrare scritti per la soap-opera Beatiful. La sceneggiatura di Humpton, inoltre, non è in grado di sciogliere i nodi prodotti dall’adattamento del romanzo scritto dalla Fontaine (il sub-plot dedicato al personaggio di Saul non si chiude; la doppia attrazione fatale delle madri verso i ragazzi viene descritta, sostanzialmente, come mera incapacità a resistere alla bellezza dei loro fisici olimpici); l’Australia, con i suoi paesaggi mozzafiato, non diventa mai un quinto personaggio come la regista vorrebbe e così, alla fine, la tanto sbandierata esplorazione della psiche femminile non comincia nemmeno, riducendosi banalmente ad una furbetta e casta illustrazione di una trasgressione. Anzi, dello spirito ribelle, anti-conformista e davvero provocatorio che si aggira per le opere del premio Nobel Doris Lessing, in Two Mothers non v’è traccia.

Evitabile, nonostante la discreta interpretazione di Naomi Watts e Robin Wright.

 

Voto: 1,5/4