Un colpo di fortuna – Coup de Chance di Woody Allen, la recensione
di Valeria Morini
Spesso nella vita basta un colpo di fortuna. Ancora una volta è il caso a regnare nell’universo cinematografico di Woody Allen, che con Coup de chance porta sullo schermo il suo cinquantesimo film, girato totalmente in francese e presentato in anteprima fuori concorso alla 80esima Mostra di Venezia. Se l’ostracismo hollywoodiano costringe il regista a girare lontano dalla sua New York il tocco alleniano non si è perso affatto. Coup de chance è una vera delizia, una brillante commistione tra commedia, dramma e thriller.
Nella Parigi altoborghese e intellettuale, Fanny (Sara Martins) lavora per una casa d’aste ed è apparentemente felice e appagata dal suo matrimonio con Jean (Melvil Poupaud), facoltoso uomo d’affari la cui professione per la verità non è del tutto chiara. Un giorno però lei incontra Alain (Niels Schneider), aspirante scrittore e suo ex compagno di scuola al liceo francese a New York: i due erano cotti l’uno dell’altra ma non hanno mai avuto il coraggio dirselo e quel sentimento giovanile riaffiora a poco a poco, portandoli a vivere una romantica relazione clandestina che avrà, inevitabilmente, conseguenze nefaste.
Alle soglie dei 90 anni, Allen riesce ancora a incantarci con l’esplorazione dei rapporti di coppia e delle sfumature dell’amore, raccontandoci da una parte una love story dolcissima, dall’altra un storia di vendetta dove il fato ci mette lo zampino. Siamo insomma più dalle parti di Match Point o Irrational Man, dove lo spirito cinico e disincantato del regista americano si mette al servizio del thriller. Rispetto a questi titoli, Coup de chance mantiene però una leggerezza costante che lo rende godibilissimo e piacevolmente divertente anche quando il film scivola nel nero.
L’Allen‘s touch è ancora vibrante, calato in una Parigi autunnale e romantica che svela il suo lato oscuro dietro i suoi eleganti salotti. Ancora una volta il regista ci regala infine un’ottima direzione degli autori, tra cui spiccano Poupaud, strepitoso villain, e una magnifica Valérie Lemercier nei panni della madre di Fanny.
Voto: 3/4